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Olio di Cocco

Olio di cocco

L’olio di cocco è ormai conosciuto, utilizzato e spesso consigliato anche come lubrificante intimo naturale.
Se è vero che alcune delle sue proprietà possono portare a suggerire un utilizzo in questo senso del prodotto, altre evidenze sembrano invece opporvisi.
Punti a favore dell’utilizzo dell’olio di cocco:

  • adatto all’applicazione sia sulla pelle che sulle mucose
  • l’acido laurico contenuto dell’olio di cocco conferisce al prodotto un’azione antimicrobica scientificamente provata; per questo l’applicazione di olio di cocco (come anche di yogurt,) sulla mucosa vaginale è raccomandata in caso di alterazione delle difese immunitarie locali (flora di Döderlein) o micosi. Tale applicazione dovrebbe però essere sempre seguita da un risciacquo per limitare il tempo di posa a massimo un’ora

Punti a sfavore dell’olio di cocco e altre precisazioni:

  • è necessario scegliere un prodotto con il marchio ‘biologico’, ottenuto con un metodo di estrazione naturale (come la pressione a freddo), senza pesticidi o altre sostanze tossiche; questi parametri di scelta portano spesso a dover optare per un prodotto piuttosto costoso
  • essendo un lubrificante ‘grasso’, il suo utilizzo non è compatibile con il preservativo
  • per via di questa composizione (grassi principalmente), l’olio di cocco viene assorbito dalla pelle e dalle mucose durante il rapporto. Il suo ruolo lubrificante può quindi risultare alterato in caso di rapporto particolarmente lungo o se la quantità applicata fosse insufficiente. In questo caso l’olio di cocco non potrà contrastare completamente la formazione di microlesioni vaginali e non potrà dunque essere risolutivo rispetto a una cistite post-coitale. Una soluzione potrebbe essere quella di ripetere l’applicazione durante il rapporto, considerando che il periodo di efficacia si aggira intorno ai 10 minuti
  • essendo un alimento ricco di sostanza nutritive, se l’olio di cocco resta in vagina dopo il rapporto e l’igiene intima (che riguarda soltanto i genitali esterni), anche in piccole quantità, può offrire un ambiente di proliferazione ideale ai batteri che potrebbe essere controproducente. Per ovviare a questo inconveniente si dovrebbero eliminare completamente i residui dopo ogni rapporto (ad esempio con Ausilium Lavanda)
  • la modalità di applicazione potrebbe essere problematica anche perché l’olio di cocco è spesso venduto in barattolo, dal quale occorre prelevare la quantità desiderata con le dita. Questo presuppone un’igiene delle mani ineccepibile e una conservazione del prodotto in condizioni ottimali. Inoltre, per evitare che si deteriori, una volta aperto non dovrebbe essere utilizzato entro un mese
  • in caso di cistite post-coitale non sarà in grado di intercettare i batteri eventualmente presenti, dal momento che non contiene D-Mannosio. Ecco perché l’utilizzo di Ausilium Crema è molto utile, soprattutto se gli episodi acuti sono particolarmente frequenti e ravvicinati

In conclusione l’utilizzo di olio di cocco come lubrificante naturale non è del tutto sconsigliabile, ma dovrebbe costituire una misura preventiva contro la cistite post-coitale, da utilizzare in fase di mantenimento (gli episodi acuti devono essere scomparsi già da 4-6 mesi) e rispettando le regole per un corretto utilizzo: scelta del prodotto, applicazione delle misure di igiene, utilizzo di una quantità sufficiente, igiene intima molto curata dopo il rapporto e possibilmente una lavanda vaginale.

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