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L'impatto dello sperma sull'ecosistema vaginale

L’impatto dello sperma sull’ecosistema vaginale

Questo articolo ha lo scopo di fare chiarezza sull’impatto che ha lo sperma sulla salute della sfera urogenitale femminile.
Innanzitutto precisiamo che:

  • lo sperma ha un pH fisiologico compreso tra 7,2 e 8 (neutro/alcalino), mentre quello dell’ambiente vaginale è tra il 3.8 e il 4.5 (acido)
  • lo sperma non è un fluido sterile (contiene carica batterica)

    Per queste ragioni, al momento dell’eiaculazione, l’arrivo dello sperma nella cavità vaginale causa uno ‘sconvolgimento’ dell’ambiente, che richiede all’intero ecosistema vulvovaginale una certa reattività. Questa risposta deve essere duplice al fine di:

    • ripristinare rapidamente il pH fisiologico (i Lattobacilli, batteri ‘buoni’, devono lavorare per produrre acido lattico in quantità sufficiente a contrastare l’alcalinità dello sperma)
    • inibire il potenziale patogeno dei batteri veicolati dallo sperma per impedire l’insorgenza di una vaginosi batterica successiva ai rapporti

      Inoltre spesso lo sperma arriva al termine di un rapporto penetrativo che implica sfregamenti ripetuti e prolungati sulla mucosa. Questi sfregamenti possono causare irritazione, formazione di microlesioni e aggressioni meccaniche ai Lattobacilli.
      Nel momento in cui queste ‘aggressioni’ avvengono in un contesto di vulnerabilità (come terapie antibiotiche recenti, disbiosi vaginale latente, menopausa, sindrome genito-urinaria, contraccettivi non adeguati, transito alterato, calo delle difese tipico dei cambi stagione), l’eiaculazione dell’uomo nell’ambiente vaginale può diventare a tutti gli effetti un fattore precipitante dell’episodio acuto di cistite, la scintilla che scatena l’incendio:

      1. eiaculazione
      2. variazione del pH vaginale
      3. rarefazione dei Lattobacilli
      4. calo delle difese immunitarie locali
      5. passaggio dei batteri uro-patogeni nel meato urinario
      6. colonizzazione vescicale e proliferazione batterica
      7. cistite

      Per contrastare questa catena di eventi bisogna agire a più livelli per sostenere l’equilibrio e lo stato di salute dell’ecosistema vulvovaginale in maniera costante attraverso le seguenti misure:

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