Le infezioni delle vie urinarie rappresentano una delle più comuni infezioni tra quelle che colpiscono non solo soggetti adulti, ma anche bambini e adolescenti. Attualmente, l’approccio più comunemente adottato per la prevenzione e il trattamento di questi disturbi è la prescrizione di antibiotici ad ampio spettro come Fosfomicina, Ampicillina, Levofloxacina e altri.
Tuttavia, da ormai molti anni, è stato ampiamente documentato come i batteri patogeni che causano infezioni delle vie urinarie (e non solo), a seguito di somministrazioni di antibiotici ripetute e prolungate nel tempo, possano attivare meccanismi molecolari che portano a sviluppare resistenza al trattamento.
Chiaramente, i soggetti in età pediatrica non sono esenti da questo fenomeno; infatti, come riportato da un articolo scientifico, nel quale un importante lavoro di raccolta e revisione dei dati ottenuti da 58 studi svolti su bambini dagli 0 ai 5 anni di età, rivela che anche soggetti di pochi mesi esposti a terapia antibiotica possono sviluppare ceppi batterici resistenti (nella sezione dedicata alla bibliografia si possono trovare altri due articoli che riportano risultati a sostegno di questa osservazione).
Se la possibile insorgenza di farmacoresistenza rappresenta il principale limite per l’uso intensivo della terapia antibiotica nei bambini con infezioni batteriche, un altro aspetto non trascurabile da tenere in considerazione sono le possibili reazioni avverse al trattamento che, in base al farmaco, possono variare da semplici disturbi gastrointestinali o eruzioni cutanee fino ad arrivare, in casi molto rari, a tossicità polmonari, epatiche e neuronali.
Sulla base di queste problematiche, si registra a livello globale un crescente impegno da parte delle autorità sanitarie nell’educare medici e pazienti a un utilizzo appropriato della terapia antibiotica e ad affidarsi, quando possibile, a soluzioni alternative di comprovata efficacia.
Nel caso delle infezioni delle vie urinarie, una valida alternativa è rappresentata dai prodotti contenenti D-Mannosio.
Il D-Mannosio è uno zucchero scarsamente metabolizzabile dall’organismo che si concentra rapidamente nell’apparato urinario e inibisce l’adesività dei principali batteri alla mucosa vescicale e all’urotelio, contribuendo alla loro rapida eliminazione con il normale flusso urinario.
L’elevata affinità del D-Mannosio con i batteri uropatogeni – maggiore di quella presente tra batteri e urotelio – favorisce agevolmente il loro distacco dalla parete vescicale. Sono ormai numerosi gli studi che dimostrano l’efficacia di questo zucchero nell’ostacolare l’insorgenza di infezioni batteriche del tratto urinario sia in adulti che in individui più giovani.
In particolare, per l’ambito pediatrico un recente lavoro a firma dei dipartimenti di urologia degli ospedali pediatrici di Birmingham e Southampton (UK) ha dimostrato come trattamenti con D-Mannosio siano in grado di ridurre significativamente (del 53%) la ricomparsa di infezioni in pazienti con quadro urologico complesso (per esempio pazienti sottoposti a trapianto di rene), sui quali la profilassi antibiotica è risultata solo parzialmente efficace.
Alla luce di questi dati, l’utilizzo di integratori con D-Mannosio si sta affermando con sempre più successo come alternativa al trattamento antibiotico, sia per l’alta efficacia nel contrastare la proliferazione di batteri uropatogeni, sia per l’alta tollerabilità e l’assenza di effetti collaterali.
In particolare, Ausilium 20 PLUS (così come Ausilium NAC e D-MannOro), registrati presso il Ministero della Salute come integratori alimentari, rientrano nelle prescrizioni del reparto pediatrico del Bambin Gesù di Roma.
Ecco la posologia valutata in base al peso corporeo:
- 1/4 di dose (flacone o bustina) per un peso inferiore a 25 kg
- ½ dose (flacone o bustina) per un peso compreso tra 25 e 50 kg
- 1 dose per un peso superiore a 50 kg
Per un consiglio e una posologia più personalizzati, scrivete una mail a consulenze@deakos.com.