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E se non fosse una micosi?

E se non fosse una micosi?

Prurito che sveglia di notte, mucosa arrossata o addirittura gonfia, sensazione di calore o di bruciore, soprattutto durante e dopo la minzione… Il primo pensiero che potrebbe sorgere è: si tratta di una micosi.
Tuttavia non è così scontato. Quanto descritto è senza dubbio segno di una vaginite (infiammazione delle mucose) in corso; eppure tali sintomi da soli non sono sufficienti per fare una diagnosi di micosi o infezione.

Differenze tra infiammazione e infezione vaginale
È fondamentale comprendere che infiammazione e infezione sono due situazioni diverse: nel primo caso i sintomi non sono causati dalla presenza di batteri, mentre nel secondo sì.
Inoltre in caso di infezione vaginale è cruciale distinguere tra proliferazione fungina e proliferazione batterica: miceti e batteri sono organismi differenti.

Perché è importante fare una distinzione tra infiammazione e infezione vaginale?
Perché infiammazione, infezione fungina e infezione batterica non si trattano nello stesso modo e prendere un antimicotico al minimo fastidio può avere degli effetti collaterali non trascurabili.
Se i fastidi sono causati da una proliferazione fungina (micosi), sarà coerente e logico iniziare un iter mirato a ridurre le colonie di lieviti attraverso un approccio allopatico o naturale.
Tuttavia se i bruciori sono dovuti a una presenza batterica (come a causa di Gardnerella), prendere un antimicotico aggraverà i sintomi, distruggendo i lieviti ‘buoni’ che invece cercano di difendere la flora contro i batteri patogeni; tale situazione causa quindi l’effetto contrario, lasciando ancora più vantaggio ai batteri di protrarre l’infezione.
Anche se è presente una problematica infiammatoria, creme e ovuli antimicotici complicheranno la situazione in modo esponenziale.

Cosa fare in caso di prurito, formicoli o bruciore vaginale?
Chiarite queste differenze, come agire quando i sintomi sono prurito, formicolio, bruciore? La risposta forse non sarà gradita, ma è molto semplice: affinché la strategia sia mirata, bisogna prima di tutto capire di cosa si tratta.
Il tampone vaginale è un esame tassativo se si soffre di disturbi vulvo-vaginali recidivanti.
Questo esame di laboratorio permetterà di ottenere una serie di informazioni sullo stato dell’ecosistema vulvo-vaginale, le quali forniscono una ‘fotografia’ dell’insieme dell’ambiente e dei suoi eventuali squilibri. Questa fotografia permetterà di vedere senza ambiguità le anomalie, al fine di adattare e calibrare la loro gestione.

Antimicotici e tampone vaginale
È vero che gli antimicotici sono facili da reperire (accade che vengano venduti senza prescrizione) e danno sollievo (momentaneo) rapidamente. Tuttavia qualche settimana dopo l’assunzione esiste il rischio di dover ricominciare da capo: gli episodi acuti aumentano esponenzialmente in intensità e frequenza, alcuni sintomi non spariscono e restano ‘silenti’. Quindi vale la pena provare a cambiare approccio adottando una strategia naturale efficace e duratura nel tempo.
È anche vero che effettuare un tampone vaginale significa impiegare tempo e denaro. Tuttavia non si tratta né di cifre smodate, né di un impiego di tempo esagerato. Inoltre è possibile richiedere al medico una prescrizione mutuabile per effettuare l’esame presso una ASL.

Cosa fare aspettando i risultati del tampone vaginale?
Questa è un’ottima domanda: bisogna agire subito per alleviare dolori e fastidi. Partendo dal principio che il comun denominatore di tutti i sintomi, qualsiasi sia la causa specifica (infezione batterica, infezione fungina o infiammazione), è l’irritazione, sarà assolutamente necessario lenire le mucose.
Quindi assumere antimicotici o antibiotici che causano un forte disequilibrio della flora vaginale e intestinale non è la strategia giusta, ma sarebbe meglio orientarsi verso prodotti:

  • idratanti
  • lenitivi
  • nutrienti
  • calmanti

La soluzione migliore per questo è Ausilium Crema, che ha il vantaggio di poter essere applicata ogni qualvolta se ne senta il bisogno, in quantità adattabili alla situaizone.
Anche Ausilium Lavanda è decisamente indicato nelle fasi acute perché stabilizza il pH e sostiene il microbiota vaginale, con Lattobacilli vivi (benefici in caso di infezione).
Infine i probiotici orali possono essere un un aiuto in più, a condizione che siano associati a principi attivi immunostimolanti e antinfiammatori, come in Lenicand.

Per un consiglio e uno schema personalizzati, scriveteci a: consulenze@deakos.com.

2 Comments

  • sissi19
    7 Giugno 2024

    Grazie per questo articolo e per la qualità del vostro blog.
    Ormai da 2 anni sono in cura per una micosi vaginali e ho il lichen causato probabilmente dalla menopausa (ho 59 anni). Ho già preso ovuli, creme e antimicotici orali ma non hanno funzionato. Però non ho mai fatto un tampone vaginale, è il mio ginecologo che mi dice che è una micosi. Dovrei comunque farlo come consigliato nell’articolo? Serve la prescrizione? E se effettivamente non si tratta di una micosi cosa dovrei fare?
    Grazie,
    Sissi

    Reply
    • aiutocistite
      7 Giugno 2024

      Ciao Sissi e grazie per questo commento!

      Intanto ci tengo a ricordare che, se hai sintomi tali da rivolgerti al medico, è assolutamente fondamentale effettuare un tampone vaginale.
      Quindi il primo consiglio è SI, fai un tampone vaginale il prima possibile per verificare che si tratti effettivamente di una micosi. Puoi richiedere l’impegnativa al medico o effettuarlo direttamente presso un laboratorio privato. Per un primo risultato indicativo, puoi anche acquistare un auto-test come questo: https://www.deakos.com/it/prodotto/parafarmacia/dispositivi-medici/auto-test-vaginale?v=696
      A proposito del tampone vaginale ti consiglio vivamente di leggere questo articolo: https://www.aiutocistite.it/tampone-vaginale-per-chi-e-perche/

      A proposito degli antimicotici, invece, non è saggio prescriverli (né prenderli) senza aver prima accertato l’effettiva presenza di una micosi; è troppo rischioso e pericoloso a causa degli effetti collaterali non trascurabili. Sicuramente ci sono casi in cui l’assunzione di antimicotici è necessaria e aiuta a guarire, tuttavia è imprescindibile essere sicuri al 100% che questa assunzione sia necessaria.
      A questo proposito mi permetto di consigliarti quest’altra lettura: https://www.aiutocistite.it/gli-antimicotici-non-devono-essere-presi-in-modo-automatico/

      Per tutte queste ragioni, prima di poterle consigliare una soluzione sarebbe quindi utile sapere quali sono i tuoi sintomi: hai bruciore, prurito, perdite bianche tipo ‘ricotta’ o altri sintomi?
      In base ai sintomi sarò in grado di darti un consiglio più mirato e adatto alla tua specifica situazione.

      Infine in caso di Lichen ti consiglio di applicare Xerem Crema che è stata formulata appositamente per tutte le situazioni di forte irritazione, lesioni, distrofia e atrofia.

      Spero che questi consigli ti siano stati d’aiuto. Se desideri una consulenza gratuita, invia una mail a consulenze@deakos.com.

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