Il presente articolo nasce dal bisogno di fare chiarezza su commenti come “il D-Mannosio non funziona” oppure “il D-Mannosio non funziona più”.
Il D-Mannosio è un principio attivo che agisce in modo diverso dall’antibiotico: la sua azione non è chimica, ma meccanica: per questo motivo conserva la sua efficacia nel tempo.
Il fenomeno che fa decadere l’efficacia di una molecola si chiama farmacoresistenza, e avviene solo con gli antibiotici, non con il D-Mannosio, grazie al differente meccanismo di azione, che inibisce la capacità dei batteri di aderire alla mucosa vescicale.
In questo modo i batteri verranno eliminati ancora vivi, con il flusso dell’urina.
Poiché il D-Mannosio non viene percepito come ‘nemico’ dai batteri, questi non faranno in tempo a mettere in atto i meccanismi che portano alla farmacoresistenza nei confronti della molecola utilizzata.
Per questo motivo il D-Mannosio svolge sempre la sua azione nei confronti dei batteri, anche se assunto per lunghi periodi.
Inoltre il D-Mannosio non crea rischi di assuefazione o sovradosaggio, e la sua assunzione può essere interrotta, ripresa, aumentata o diminuita a seconda delle esigenze, senza attenuarne gli effetti.
Questo articolo tratta l’argomento più approfonditamente.
Quanto D-Mannosio assumere in caso di cistite in corso?
Quando vi è una migrazione continuativa di batteri verso la vescica il successo dell’approccio sarà dato dalla capacità di eliminarne un numero superiore rispetto a quello che quotidianamente giunge o si riproduce in quest’organo.
In altre parole, se ogni giorno noi eliminiamo 100.000 batteri (x UFC) e all’interno della vescica giunge o si riproduce un numero minore, in breve tempo saremo riusciti a eliminarli o a limitarne la presenza, creando un equilibrio con una carica minima e assolutamente ‘gestibile’ (laddove non vi sia la possibilità di eliminarli del tutto perché la causa è ignota o non rimovibile).
Viceversa, se noi eliminiamo 100.000 batteri (x UFC) ma in vescica giungono (o si riproducono) nuovi batteri per un numero superiore, l’apporto di D-Mannosio andrà aumentato per eliminare più velocemente – e in maggior numero – quei batteri, fino a giungere a un ‘saldo positivo‘ per il nostro organismo.
Per approfondire è possibile consultare i seguenti articoli:
- Primo soccorso in caso di episodio acuto di cistite
- D-Mannosio: buone pratiche per eradicare la cistite
Cistite: perché ricompare?
Chiarite le azioni del D-Mannosio, resta da spiegare perché, anche quando l’assunzione di D-Mannosio è regolare e prolungata e le cistiti non compaiono da settimane o mesi, è comunque possibile che un episodio acuto di cistite si ripresenti e perché questo non deve essere considerato come un fallimento.
Eliminare la cistite richiede perseveranza
Contro le infezioni croniche possiamo vincere delle battaglie, ma per sconfiggerle definitivamente è necessario mettere in atto una serie di misure preventive anche dopo la risoluzione dell’episodio acuto.
Quando si soffre di cistite la prima cosa da fare è identificare i fattori predisponenti e quelli precipitanti per agire direttamente su di essi con i seguenti obiettivi (in ordine dal più modesto al più ambizioso):
- Proteggere il più possibile la flora fisiologica (intestinale e vaginale), già debilitata dalla presenza batterica
- Supportare l’organismo naturalmente per il ripristino delle difese fisiologiche e immunitarie
- Diradare la frequenza e la gravità degli episodi con strategie mirate e differenziate a seconda delle fasi (fase acuta, fase di mantenimento, prevenzione) fino alla completa risoluzione.
Leggendo questa breve lista, sarà chiaro che prima di riuscire a debellare definitivamente la cistite ci vuole tempo, diligenza e dedizione.
E soprattutto è bene rendersi conto che, fintanto che i fattori predisponenti sussistono, il rischio di episodi acuti è alto.
Le buone abitudini e tutte le misure di prevenzione naturali messe in atto per evitare la cistite possono essere efficaci per mesi, ma potrebbe volerci tempo: un affaticamento, un attacco batterico più forte (con un tipo di batterio diverso o con una carica batterica più elevata), un’impossibilità di fare pipì o prendere il D-Mannosio, un cambio di stagione, un viaggio, un nuovo partner. Insomma, il minimo cambiamento (talvolta minimo per la persona, ma sufficiente per i batteri patogeni) può intaccare l’equilibrio raggiunto e causare una ricomparsa della cistite.
Tuttavia non per questo bisogna gettare la spugna.
Cosa fare se la cistite torna?
I Protocolli Deakos contro la cistite sono strategie personalizzate redatte espressamente dagli esperti Deakos.
Rappresentano la migliore opzione per individuare e contrastare i fattori predisponenti e precipitanti e fornire il migliore approccio per una reale risoluzione della problematica in corso.
Tali approcci prevedono una serie di misure volte a:
- Eliminare i batteri tramite l’individuazione del ciclo di assunzione più idoneo e del corretto dosaggio di D-Mannosio
- Eliminare eventuali riserve batteriche occulte (biofilm patogeni)
- Lenire l’infiammazione e i conseguenti dolori
- Sostenere e riepitelizzare la mucosa vescicale danneggiata dagli attacchi batterici
- Ripristinare lo strato protettivo di GAG (glucosaminoglicani)
- Sostenere la flora fisiologica (intestinale e vaginale)
- Minimizzare gli effetti avversi di eventuali terapie antibiotiche
- Ristabilire un pH urinario alcalino, per evitare di creare l’ambiente ideale alla riproduzione dei batteri patogeni
- Supportare le difese immunitarie, spesso debilitate dagli episodi infettivi
- Apportare un’azione antiossidante per minimizzare l’azione dei radicali liberi rappresentati dai residui organici dei batteri.
I Protocolli Deakos comprendono una serie di consigli utili per conoscere e comprendere al meglio i meccanismi che portano alla comparsa della cistite per essere più preparati a combatterla, anche con piccole azioni quotidiane che riguardano abitudini alimentari, scelta della biancheria intima, sport da praticare o da evitare, solo per citarne alcune.
Diffidare delle soluzioni troppo semplici
Sentire arrivare la cistite per l’ennesima volta potrebbe indurre in uno stato di ansia (o peggio ancora angoscia) con conseguente ricorso alla ‘soluzione’ più semplice e a portata di mano: prendere l’antibiotico senza previa urinocoltura o consiglio del medico.
Infatti prendere l’antibiotico potrebbe esporre a nuove infezioni e a diversi effetti collaterali.
Conseguenze dell’antibiotico sulla cistite recidivante
Quando si è vittime di una contaminazione batterica, se si vuole evitare di ricadere nel circolo vizioso delle recidive, la miglior strategia è evitare di mettere nuovamente sotto stress la flora fisiologica, la quale, grazie al supporto del D-Mannosio e all’assenza di antibiotici, ha un ritrovato equilibrio, seppur fragile. La strategia ideale sarà quindi semplicemente eliminare in modo naturale una quantità di batteri superiore a quelli che si riproducono e contenere i sintomi (aumentando l’assunzione di Ausilium 20 PLUS) per prendersi il tempo di indagare sulle cause nascoste.
Per coloro che hanno deciso di intraprendere un percorso per debellare completamente la cistite un fallimento sarà rappresentato non tanto da una ricaduta, ma da un’ennesima assunzione di antibiotico (specialmente se monodose e se assunto alla cieca).
Sebbene l’antibiotico possa rassicurare (pur non alleviando i sintomi e non risolvendo definitivamente la problematica), purtroppo causerà danni e creerà le condizioni per le recidive (come batteri super-resistenti, disbiosi, vaginite, disturbi intestinali, indebolimento del sistema immunitario).
Per questi motivi la gestione del primo episodio acuto è determinante, ed è importante che la soluzione scelta preveda l’uso del D-Mannosio per non ricadere nel circolo vizioso che si innesca con l’assunzione dell’antibiotico.
Se avete seguito un ciclo di assunzione di D-Mannosio ma non avete ottenuto i risultati sperati proponiamo di fare una check-list e tirare le somme:
- Conosco tutti i fattori predisponenti e precipitanti?
- Ho messo in atto, punto per punto, tutte le misure preventive adattate a ogni fattore?
- Ho ottenuto un miglioramento (riduzione di frequenza o intensità degli episodi acuti)?
- Ho scelto un integratore adeguato, dalla formulazione completa, che comprenda cioè:
– il giusto dosaggio di D-Mannosio
– un principio attivo alcalinizzante
– un principio attivo che permetta di contrastare l’infiammazione, lenire i dolori, supportare le difese immunitarie?
Sbarazzarsi della cistite è un lavoro a tempo pieno (perlomeno all’inizio), ma seguire un percorso naturale rappresenta la strategia migliore per ottenere risultati sicuri e duraturi e ritrovare una buona (e meritata!) qualità di vita.
Se desiderate ricevere un consiglio personalizzato, saremo lieti di accompagnarvi: consulenze@deakos.com.
2 Comments
Claudia
11 Marzo 2024Ho un’infezione urinaria ogni 15 giorni e non riesco a trovare un trattamento efficace. Grazie
aiutocistite
11 Marzo 2024Ciao Claudia e grazie per questo commento.
Mi dispiace per questa situazione, deve essere molto difficile…
Per sostenerti al meglio e comprendere il contesto della comparsa delle tue infezioni urinarie, mi permetto di farti qualche domanda:
o Parli di ‘infezioni urinarie’, quindi di presenza batterica. Hai verificato questa presenza grazie alla realizzazione di urinocolture?
o Da quando soffri di infezioni urinarie?
o Come le tratti normalmente?
o Quali sono i tuoi sintomi?
o Hai identificato i fattori di rischio di tali infezioni?
Ecco qui di seguito qualche informazione utile per comprendere meglio la causa (e quindi la gestione) di queste infezioni.
D-MANNOSIO
In caso di infezione urinaria (quindi con presenza batterica) i D-Mannosio deve essere al centro di un approccio naturale. Il principale vantaggio del D-Mannosio rispetto all’antibiotico è che ‘accompagna’ i batteri al di fuori dell’organismo, senza ucciderli.
Invece l’antibiotico, uccidendo i batteri, provoca la liberazione di tossine le quali hanno un’azione irritante sulla mucosa vescicale, già danneggiata dai continui attacchi batterici.
Il D-Mannosio si lega meccanicamente alle lectine dei batteri vivi, permettendone l’eliminazione grazie al naturale flusso urinario e impedendone l’adesione alla parete uroteliale. I batteri vengono quindi eliminati ancora vivi.
La dose più indicata di D-Mannosio è di 1g per assunzione, diverse volte durante l’arco della giornata (in base ai sintomi). Un dosaggio più alto di 1g/assunzione sarà quindi direttamente eliminato, senza essere efficace.
È inoltre importante che il D-Mannosio sia di buona qualità. Questo significa che deve essere estratto dalla corteccia di betulla o larice con metodi naturali, come la fermentazione batterica. Quest’ultimo punto è fondamentale per evitare di assumere D-Mannosio trattato con solventi chimici che rischierebbe di peggiorare l’infiammazione delle mucose (costituendo una nuova causa di irritazione).
A tal proposito mi permetto di suggerirti questa lettura per approfondire il tema: https://www.aiutocistite.it/come-scegliere-un-buon-integratore-a-base-di-d-mannosio/
BIOFILM
Poiché le tue cistiti sono recidivanti, è probabile che sia presente un biofilm.
Durante un episodio di cistite batterica, i batteri potrebbero mettere in atto una strategia di difesa dagli antibiotici e dalle naturali difese immunitarie dell’organismo: il biofilm. Il biofilm è una struttura polisaccaridica, all’interno della quale batteri e lieviti patogeni si nascondono. L’unica strategia per eradicare definitivamente le cistiti recidivanti è proprio di sciogliere il biofilm e eliminare gli agenti patogeni (i batteri grazie al D-Mannosio, i lieviti grazie alla Lattoferrina).
L’unica sostanza in grado di sciogliere il biofilm è l’N-acetilcisteina (NAC). È fondamentale che l’assunzione di NAC sia associata all’assunzione di D-Mannosio, al fine di gestire la massiccia fuoriuscita di batteri patogeni, e all’assunzione di Lattoferrina, al fine di gestire la massiva fuoriuscita di lieviti patogeni.
SINTOMI
In caso di infezione urinaria è fondamentale gestire sia la presenza batterica, che l’infiammazione delle mucose. I continui attacchi batterici causano irritazioni e lesioni alla parete vescicale, peggiorate dal passaggio dell’urina acida (da cui i bruciori).
È quindi fondamentale optare per un integratore alimentare che contenga principi attivi con le seguenti azioni:
– Lenitivo dell’infiammazione
– Riepitelizzante
– Alcalinizzante delle urine
A tal proposito ti invito a leggere questo articolo sulle differenze tra Ausilium 20 PLUS e Ausilium Forte: https://www.aiutocistite.it/differenza-tra-ausilium-20plus-e-ausilium-forte/
FATTORI DI RISCHIO E CONTESTO
La cistite è una problematica multifattoriale le cui cause sono sempre multiple, ma variano da individuo a individuo. Per eradicare la presenza batterica ed evitarne la proliferazione, è necessario identificare e tentare di contenere i fattori di rischio: fattori predisponenti, fattori precipitanti e fattori di mantenimento. In questo articolo puoi consultare una lista di questi possibili fattori: https://www.aiutocistite.it/cistite-caccia-ai-colpevoli/
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Per tutte le ragioni sopraelencate, ti consiglio anzitutto di effettuare un ciclo di assunzione con Ausilium NAC e Ausilium 20 PLUS per prevenire future possibili infezioni, con uno schema posologico che dovrà essere completato con integratori alimentari e misure volti a contenere i fattori di rischio associati alle tue cistiti
Se desideri un consiglio personalizzato, scrivi a: consulenze@deakos.com