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Come fa il D-Mannosio assunto per via orale ad arrivare in vescica?

Come fa il D-Mannosio assunto per via orale ad arrivare in vescica?

Come fa il D-Mannosio ad arrivare in vescica?
Il D-Mannosio arriva in vescica tramite assunzione per via orale.
Può essere assunto in differenti forme:

  • polvere orosolubile (assunzione sublinguale senza acqua)
  • polvere solubile (in acqua o altri liquidi, come tisane)
  • in forma liquida (ovvero già dissolto in un liquido, da bere)
  • compresse

Comprendere dunque come il D-Mannosio giunge in vescica, a seconda della forma nella quale viene assunto, rappresenta il primo passo per la corretta scelta dell’integratore più adatto al vostro singolo caso.

Cos’è il D-Mannosio?
Il D-Mannosio è un monosaccaride (zucchero) non assimilabile dall’organismo. Ciò significa che, a differenza di tutti gli altri zuccheri semplici (come fruttosio, lattosio o saccarosio), il D-Mannosio non viene scomposto durante le varie fasi della digestione.
Rimane quindi intatto durante tutto il tragitto nel tubo digestivo (che comprende bocca, stomaco, intestino tenue e colon) e durante tutta la digestione.
La molecola completa e inalterata passa quindi dal tratto digestivo direttamente nel flusso sanguigno.
Questa caratteristica rende il D-Mannosio uno zucchero ‘acalorico’: non fornisce calorie (quindi non fa ingrassare) e non altera i livelli di glicemia.

Come fa il D-Mannosio ad arrivare nel sangue?
Il D-Mannosio raggiunge il flusso sanguigno con due differenti modalità:

  • Per via sublinguale
    Quando assumiamo un prodotto orosolubile questo viene veicolato nel sangue grazie ai capillari sanguigni che irrigano la parte inferiore della lingua. Ecco perché il prodotto si assume senz’acqua, mettendo la polvere semplicemente sotto la lingua (come nel caso di D-MannOro)

  • Per ingestione
    Attraverso l’apparato gastrointestinale il D-Mannosio arriva nel colon, dove verrà assorbito dai capillari che irrigano la parete intestinale.
    L’ingestione potrà avvenire:
    – tramite polvere idrosolubile (è il caso di Ausilium 20 PLUSAusilium Forte, Ausilium Light)
    – tramite polvere già dissolta in un liquido (Ausilium NAC, Ausilium Tisana)
    – tramite compresse o capsule (meno consigliato)

A questo proposito è interessante soffermarsi su tre punti.
In primis, più la formulazione di D-Mannosio è ‘densa’, più il suo sito di assorbimento sarà ‘lontano’. Ad esempio il D-Mannosio in polvere solubile è assorbito più rapidamente nel colon rispetto al D-Mannosio in compresse.

In secondo luogo più il sito di assorbimento del D-Mannosio è ‘lontano’ nel tratto digestivo, maggiore sarà il rischio di dispersione del principio attivo lungo il tratto digestivo. Ad esempio assumendo 1 g di D-Mannosio per via sublinguale la quasi totalità raggiungerà il flusso sanguigno, mentre se assunto in compresse ne giungerà meno della metà.

Infine quanto più il sito di assorbimento del D-Mannosio nel tratto digestivo è ‘lontano’, maggiore è il rischio di effetti collaterali gastrointestinali indesiderati. Il D-Mannosio assunto per via sublinguale non provoca gonfiore addominale o diarrea, mentre il D-Mannosio in compresse presenta un margine di rischio di incorrere in tali disturbi 10 volte superiore. Ciò è dovuto al fatto che il D-Mannosio rimane più a lungo nell’intestino.

Il D-Mannosio viene filtrato dai reni?
Una volta nel sangue, il D-Mannosio entra nel sistema urinario attraverso la filtrazione renale nel sangue.
I reni sono importanti organi di filtraggio del sangue: essi ‘selezionano’ il D-Mannosio trasportato dal sistema sanguigno e lo fanno passare in vescica attraverso gli ureteri (piccoli canali che collegano reni e vescica).
Si stima che la concentrazione massima di D-Mannosio nella vescica sia raggiunta:

  • in 30-45 minuti dopo l’assunzione sublinguale
  • in 1 ora dopo l’assunzione in forma solubile
  • in 2/3 ore dopo l’assunzione di una compressa

Per questo motivo si raccomanda di attendere almeno un’ora per urinare, dopo l’assunzione di D-MannOroAusilium 20 PLUSAusilium Forte, Ausilium NAC, Ausilium Light, così da permettere l’eliminazione immediata dei germi uropatogeni legati al D-Mannosio.

In conclusione, scegliere la forma di D-Mannosio più adatta alla problematica da affrontare determinerà la sua efficacia nel contrastare gli agenti patogeni.

D-Mannosio: quale forma scegliere?
Ecco un breve elenco che potrà aiutare a scegliere la forma più adatta alle vostre esigenze:

  • orosolubile (sublinguale) in situazioni in cui l’acqua non è disponibile, per interventi di emergenza, in caso di cistite post-coitale, e in tutti i casi in cui è necessario veicolare il D-Mannosio rapidamente in vescica (ad esempio quando si incorre in un episodio potenzialmente scatenante: se i batteri non hanno ancora raggiunto la vescica ma potrebbero farlo, la presenza di D-Mannosio scongiurerà l’episodio infettivo, intercettando i batteri prima che aderiscano alla mucosa, impedendone la colonizzazione).
    In soggetti dal transito alterato a rischio di sintomi gastrointestinali come stipsi, gonfiore o diarrea. Dal momento che bypassa l’apparato gastrointestinale è la forma consigliata in caso di Morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, colon irritabile
  • polvere solubile o forma liquida per interventi su episodi acuti in corso e per la prevenzione primaria dopo la risoluzione di un episodio acuto, per la fase di mantenimento e in tutte le occasioni in cui sia necessaria un’assunzione continuativa
  • in compresse per le fasi di mantenimento, quando gli episodi acuti sono scomparsi da almeno 6 mesi e in assenza di disturbi del transito

Per un consiglio personalizzato scrivete a consulenze@deakos.com.

4 Comments

  • Monica
    21 Dicembre 2023

    Buonasera, Per cistite recidivanti batteriche quale è il modo corretto di prendere il Mannosio?

    Reply
    • aiutocistite
      8 Gennaio 2024

      Cara Monica, grazie mille per questo commento che ci dà la possibilità di approfondire l’argomento!

      Innanzitutto in caso di cistite recidivante batterica l’assunzione di D-Mannosio, sia in via preventiva che in fase di mantenimento, è la soluzione più indicata perché poco invasiva, naturale e molto efficace.
      Tuttavia la risposta alla tua domanda è: non prenderlo da solo!
      In caso di cistite recidivante il D-Mannosio inibisce la presenza batterica in vescica e ne facilita la naturale eliminazione attraverso il flusso urinario. Ma non basta perché se la cistite è recidivante è necessario individuare i fattori di rischio che ne favoriscono la ricomparsa. Quindi nel tuo caso sarebbe utile individuare quali sono questi fattori di rischio.
      La strategia prevede quindi:

      – identificare fattori predisponenti e precipitanti. A tal proposito ti rimando a questa lettura: https://www.aiutocistite.it/e-possibile-sbarazzarsi-davvero-delle-cistiti-croniche/
      – prenderli in carico grazie alle giuste misure in risposta a ogni fattore di rischio: quando la cistite è batterica e recidivante uno dei fattori di mantenimento della cronicità è la presenza di biofilm. Il biofilm è una strategia protettiva messa in atto dai batteri. Si tratta di una sostanza polisaccaridica (muco) contenente batteri, lieviti e persister cells (batteri-matrice), i quali non sono raggiungibile né dalle naturali difese immunitarie dell’organismo, né dalle terapie antibiotiche, né dal D-Mannosio. A proposito del biofilm ti consiglio questo articolo: https://www.aiutocistite.it/biofilm-uno-scenario-di-guerra/
      Proprio per questo una strategia efficace consisterà nell’assunzione di D-Mannosio associato a un mucolitico (N-acetilcisteina o NAC), una sostanza in grado di neutralizzare i lieviti del biofilm (Lattoferrina) e una sostanza in grado di lenire le mucose (Morinda citrifolia) come in Ausilium NAC. A tal proposito ti consiglio di leggere questo articolo: https://www.aiutocistite.it/ausilium-nac-si-presenta/

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  • Silvia
    15 Novembre 2023

    Ho letto che il prodotto d-mannoro è consigliato in caso di IBS. Io soffro di colon irritabile da ormai 10 anni e non posso assumere il d-mannosio puro perché mi proccura tanti fastidi. Secondo voi, d-mannoro potrebbe essere una soluzione ?

    Reply
    • aiutocistite
      16 Novembre 2023

      Gentile Silvia,
      Grazie per questa domanda che ci permette di approfondire il tema.

      La risposta è assolutamente sì. Infatti, D-MannOro è stato pensato per chi soffre di cistite batterica (soprattutto post-coitale), ma soffre di IBS o disturbi intestinali più in generale. L’assunzione sublinguale permette all’organismo di assorbire il D-Mannosio direttamente nel flusso sanguigno e da qui raggiungere la vescica (grazie alla filtrazione renale). Così, il D-Mannosio può di svolgere la sua funzione contro i batteri uropatogeni, ma senza passare attraverso l’apparato digerente, dove potrebbe costituire invece un fattore scatenante dei disturbi intestinali. Proprio grazie a questa caratteristica è assolutamente indicato per chi soffre di IBS o Colon irritabile.

      Per quanto riguarda la posologia da adoperare o un eventuale schema posologico dove collocare D-MannOro, le informazioni da lei riportate non forniscono abbastanza dettagli per poterle consigliare il miglior approccio nel suo caso.
      La invito quindi a indicarci:
      – quali sono i suoi disturbi (cistite, vaginite, reflusso…)
      – quali sono i suoi sintomi e dove sono collocati

      Se desidera ricevere un consiglio più personalizzato, la invito a scrivere una mail a consulenze@deakos.com.

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