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Biofilm: lo scenario di guerra!

Biofilm: lo scenario di guerra!

Il sospetto che il cosiddetto biofilm patogeno sia il principale responsabile delle cistiti ricorrenti e dell’inefficacia degli antibiotici è ormai riconosciuta come una realtà.
Nonostante in ambito medico questa teoria non sia così diffusa, il biofilm patogeno è spesso il nocciolo del problema della cistite ed è spesso proprio a causa di questa negligenza che i batteri guadagnano terreno nella nostra vescica – e nella nostra vita.
In questo articolo proponiamo uno ‘scenario di guerra’, quella che oppone gli agenti uropatogeni che cercano di colonizzare la nostra vescica e le difese immunitarie dell’organismo per difendersi.
I germi uropatogeni coinvolti nelle infezioni delle vie urinarie sono unità viventi. Come tali, hanno determinati requisiti finalizzati a un unico obiettivo: la sopravvivenza della loro specie.
Per questo hanno bisogno di:

  • un ambiente ospitale in cui insediarsi, grazie a temperatura, pH, contenuto di acqua e nutrienti, come la vescica
  • avere il sopravvento sulle altre specie viventi che cercherebbero di sterminarli; l’organismo non è inerte a fronte di un’infezione urinaria, ma le difese immunitarie naturali cercano di combattere gli agenti patogeni presenti, in particolare producendo leucociti

Per quanto piccoli possano essere, i batteri di cui sopra (come Escherichia coli, Proteus, Klebsiella, Enterococchi, Streptococchi, ma anche virus e lieviti) dispongono di vere e proprie ‘strategie di attacco e difesa’.

Strategie di attacco
Il loro punto di forza è la rapida crescita, quasi esponenziale: fino a una generazione ogni 45 minuti; in altre parole, se 1 batterio colonizza la vescica alle 22:00, la soglia di sensibilità degli strumenti di laboratorio (10^3) viene superata verso le 06:00 del giorno successivo.
Questo rapido aumento della popolazione è direttamente associato a un’altra caratteristica che li rende temibili: la capacità di mutare il proprio DNA di generazione in generazione per diventare sempre più resistenti. Questa caratteristica serve loro tanto nell’attacco quanto nella difesa da leucociti e antibiotici.
Hanno anche un’altra ‘arma’: sono dotati di pili, piccole zampe che terminano in lectine, una sorta di arpione che si àncora all’urotelio (parete di vescica e uretra) per far sì che il batterio aderisca saldamente alla mucosa. Ogni batterio è dotato di centinaia di pili.

Strategie di difesa
Queste piccole unità viventi sono piene di risorse per proteggersi in modo efficace e duraturo dalle nostre difese immunitarie naturali e dalle armi che la medicina moderna ci offre: gli antibiotici.
I batteri sono in grado di costruire una vera e propria armatura: il biofilm.
Fin dalle prime ore dopo l’infezione, si raggruppano e costruiscono intorno a loro questa sorta di muco totalmente impermeabile a anticorpi, antibiotici e D-Mannosio. All’interno del biofilm, le cellule patogene continuano a vivere protette da qualsiasi tentativo di eliminarle. Possono anche rimanere ‘silenti’ per lunghi periodi di tempo: settimane o addirittura mesi, dando l’impressione di essere state sconfitte. Poi, un giorno, a sorpresa, il biofilm si apre e rilascia gli agenti patogeni nella vescica, dando l’impressione di una nuova infezione. Questo meccanismo è ancora poco conosciuto, ma è stato osservato che questi ‘attacchi a sorpresa’ avvengono spesso in periodi favorevoli ai batteri, tra cui: calo delle difese immunitarie, malattia, cambio di stagione, stanchezza, pH urinario particolarmente acido, dieta squilibrata, stitichezza e attività sessuale.
Infine, le cellule patogene sono in grado di cooperare tra loro. Specie patogene diverse (batteriche e/o fungine) possono formare insieme un biofilm. In questo caso, i germi rilasciati nella vescica si alterneranno tra i diversi ceppi contenuti nel biofilm, dando l’impressione di trovarsi di fronte a un quadro clinico di cistiti acute ricorrenti, totalmente indipendenti l’una dall’altra perché causate ogni volta da ceppi diversi.
In conclusione, anche se queste piccole unità viventi sono eccellenti ‘strateghe’, ad oggi conosciamo bene le loro tecniche di attacco e di difesa. Dobbiamo quindi sfruttare questa conoscenza per difenderci in modo corretto ed efficace, senza distruggere o alterare il nostro territorio – e per ‘vincere la guerra’.
Attualmente, l’approccio ideale contro le cistiti ricorrenti sostenute dalla presenza di un biofilm patogeno dovrebbe basarsi su:

  • una riduzione della terapia antibiotica
  • un’azione a favore della disgregazione del biofilm maturo attraverso l’assunzione associata (per un ciclo di 15 giorni, rinnovabile se necessario ogni 4-6 settimane) con

          – Ausilium NAC: 1 flacone, mattina e sera, lontano dai pasti

          – Ausilium 20 PLUS: 1 bustina, a metà giornata, lontano dai pasti

  • interventi preventivi paralleli sui fattori predisponenti e precipitanti della cistite acuta, come ad esempio

         – Ausilium Forte come profilassi giornaliera

         – Ausilium Crema applicato localmente al momento del rapporto sessuale

         – Ausilium Lavanda in caso di disbiosi, vaginosi o candidosi vulvovaginale associata

         – Lenicand in caso di eccessiva proliferazione di Candida albicans

Per ricevere un consiglio e una posologia personalizzati, scrivete una mail all’indirizzo consulenze@deakos.com.

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2 Comments

  • Clelia
    16 Aprile 2024

    Buongiorno, sono capitata sul votro sito dopo aver passato la notte a fare ricerche. Vantate i benefici di ausiolium ma non ci sono studi che ne dimostrano l’efficacia. Mi chiedo anche se le testimonianze siano vere… Grazie.

    Reply
    • aiutocistite
      16 Aprile 2024

      Buongiorno Clelia e grazie molte per questo commento stimolante!
      Capisco perfettamente i tuoi dubbi, sono legittimi. In questo blog l’obiettivo è quello di fare chiarezza ed evitare informazioni fuorvianti o contrastanti.
      Per rispondere al tuo primo commento, esistono 3 articoli scientifici, pubblici e disponibili su PubMed, a proposito dell’efficacia di Ausilium NAC:

      1. Efficacy of N-acetylcysteine, D-mannose and Morinda citrifolia to Treat Recurrent Cystitis in Breast Cancer Survivals
      2. Prospective study to compare antibiosis versus the association of N-acetylcysteine, D-mannose and Morinda citrifolia fruit extract in preventing urinary tract infections in patients submitted to urodynamic investigation
      3. Pathogenic Biofilms: Their Role in Recurrent Cystitis and Vaginitis

      Per quanto riguarda gli altri prodotti Deakos, esistono altre pubblicazioni scientifiche a proposito di Cistiquer, Ausilium 20 PLUS e Ausilium Lavanda.

      A proposito della veridicità delle testimonianze, in effetti è una cosa difficile da dimostrare; posso solo lasciarti libera di avere la tua opinione, sapendo di agire eticamente nella formulazione dei nostri contenuti.
      Se hai piacere di leggere altre testimonianze e parlare direttamente con la persona interessata, ti posso solo consigliare di entrare nel gruppo FB ‘Cistite: parliamone’: https://www.facebook.com/groups/521435981560808. Qui troverai migliaia di membri, di cui centinaia utilizzano i prodotti Deakos.

      Reply

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