Come ormai spesso accade, questo articolo nasce dalla domanda di una delle nostre lettrici, che riguarda il ‘falso bisogno di urinare’: lo stimolo è presente, ma la vescica è vuota; non è doloroso, non è legato a un’infezione batterica ed è molto più persistente in fase premestruale.
A tal proposito, è bene chiarire un paio di punti.
1. Il ciclo mestruale femminile è governato da una serie di stimoli ormonali che si presentano sotto forma di curva sinoidale (sale e scende). In particolare è governato dalla produzione di estrogeni, i quali:
- aumentano in fase follicolare, dalla fine delle mestruazioni fino all’ovulazione
- si riducono progressivamente in fase luteale, post-ovulazione fino alle successive mestruazioni
2. Gli estrogeni sono noti per essere ‘pro-trofici’: stimolano la crescita dello spessore dei tessuti (trofismo), rendendoli più ‘polposi’. Il loro impatto influisce su:
- endometrio
- parete vaginale
- parete vescicale
3. Nel periodo premestruale, quando i livelli di estrogeni sono al minimo, il trofismo vescicale è ridotto. Questo significa che lo spessore della mucosa uroteliale diminuisce, con come conseguenza:
- perdita di elasticità
- perdita di morbidezza
- impatto sullo spessore della parete vescicale (inferiore a 1 millimetro)
Concretamente, il trofismo ridotto porta la vescica a:
- una minore capacità di distensione: potrà accogliere un volume di urine minore rispetto ad altri periodi del ciclo; il suo ruolo di ‘serbatoio’ sarà quindi ridotto
- una maggiore irritabilità: essendo la parete più fine, sarà più sensibile rispetto alla composizione delle urine (acidità, presenza di eccitanti o tossine) e avrà la tendenza a volersi ‘sbarazzare’ più rapidamente di un contenuto irritante e fastidioso (è per questo che il vino bianco in fase pre-mestruale è poco tollerato)
Queste due ripercussioni della sindrome premestruale sulla vescica si traducono in minzioni più frequenti e volumi più ridotti.
Per contrastare l’iperattività vescicale in fase pre-mestruale è possibile sostenere la funzionalità urinaria e minzionale attraverso una serie di misure specifiche e mirate, da adottare durante il periodo premestruale:
- consumo di tisane calmanti e lenitive per le vie urinarie (non con azione antisettica, ma lenitiva)
- scelta di un’alimentazione poco aggressiva (optare per una dieta vegetariana può ribaltare la situazione), povera di eccitanti o irritanti delle vie urinarie
- idratazione abbondante e regolare
- sostegno della mucosa, della sua elasticità e integrità con un’integrazione di glicosamminoglicani e antinfiammatori naturali (Dimannart è indicato in questo caso)
- a seconda dell’intensità della pollachiuria (necessità di urinare più frequentemente) e del livello di ‘disagio’ che rappresenta, è anche possibile prevedere un’integrazione in magnesio per combattere la spasmodicità associata alla sindrome premestruale