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Leggenda Metropolitana o come eliminare il biofilm

Leggenda Metropolitana o come eliminare il biofilm

Questo articolo ha lo scopo di sfatare una delle ‘leggende’ più diffuse sul biofilm e il suo acerrimo nemico: Ausilium NAC.
Per coloro che non hanno familiarità con il concetto di biofilm, ecco un articolo di approfondimento.

Ausilium NAC: che cos’è?
Si tratta di un integratore alimentare rivoluzionario per tutte e tutti (anche gli uomini possono continuare a leggere) coloro che soffrono di cistite da mesi o anni.
Perché è rivoluzionario?
Si tratta di una soluzione di più sostanze che hanno tutte lo stesso obiettivo: eliminare il biofilm e le sue persister cells (batteri-matrice che si trovano all’interno del biofilm), al fine di sbarazzarsi definitivamente della cistite. Come?
Grazie agli ingredienti di Ausilium NAC:

  • N-acetilcisteina (NAC): l’unica sostanza capace di sciogliere il tipo di muco che forma il ‘guscio’ esterno del biofilm e rendere vulnerabili batteri e lieviti patogeni contenuti al suo interno
  • D-Mannosio: uno zucchero semplice che satura le lectine dei batteri patogeni liberati dal biofilm, impedendo loro di aderire alla parete vescicale ed espellendoli con il flusso dell’urina
  • Lattoferrina (priva di lattosio): proteina che priva i lieviti del loro nutrimento (il ferro) impedendone la proliferazione
  • Morinda citrifolia: per potenziare le difese immunitarie e agire contro l’infiammazione della mucosa vescicale

Effetti di Ausilium NAC:

  • distruzione del ‘guscio’ protettivo del biofilm, noto anche come matrice polisaccaridica
  • inibizione dei batteri patogeni, della proliferazione dei lieviti patogeni, sistema immunitario rinforzato: per bloccare sul nascere qualsiasi possibile infezione batterica o fungina causata dal rilascio di persister cells quando il biofilm si dissolve
  • lenire l’infiammazione: ridurre tutti i sintomi ‘spiacevoli’ che possono derivare dai disturbi causati dalla cistite (frequenza minzionale, urgenza, mal di pancia, bruciore, pesantezza della vescica, per citarne alcuni)

Esiste una ‘leggenda metropolitana’, una credenza che circola su Internet e riguarda il ‘rischio di cistiti a causa di Ausilium NAC’. Di cosa si tratta?
Ecco una rapida spiegazione; dietro questa ‘voce di corridoio’, probabilmente ci sono due tipi di atteggiamenti errati: un tentativo di riprodurre la formulazione casalinga di Ausilium NAC e una non comprensione profonda della cistite e delle sue cause.
Vediamoli nel dettaglio.
Il tentativo di riprodurre Ausilium NAC nasce probabilmente da una (purtroppo falsa) speranza che improvvisando una formulazione casalinga il risultato sia un prodotto più economico, ma efficace quanto quello della casa di produzione.
Questo comportamento espone a tre maggiori rischi: 

  • dimenticare uno o più ingredienti perché chi ‘rifomula’ il prodotto non ha ben compreso la loro funzione o a cosa servano, o perché uno di essi non è (ancora) disponibile sul mercato
  • non rispettare i corretti tempi di azione degli ingredienti, che devono portare a una serie di eventi in una successione determinata e coerente: in altre parole il rischio è che l’azione di uno degli ingredienti abbia luogo prima e non dopo quella di un altro, vanificandole entrambe e rendendo inutile l’intera formulazione – o peggio, portando a un aggravamento dei sintomi e del quadro clinico
  • sbagliare i dosaggi

Sono proprio questi errori la causa del problema: se la NAC viene assunta in quantità troppo elevate rispetto al D-Mannosio, oppure se arriva troppo rapidamente in vescica, oppure se il D-Mannosio arriva troppo tardi… Ecco, tutta una serie di parametri che, pur disgregando il biofilm, non aiutano a gestire le persister cells come dovuto, le quali invece proliferano non incontrando un principio attivo in quantità sufficienti per contrastarle. Quindi, la dissoluzione del biofilm porta a un’altissima carica batterica libera in vescica, che a sua volta causa una fortissima cistite con ematuria (sangue nelle urine), con la conseguente sintomatologia dolorosa.

Anche il secondo atteggiamento pone alcune problematiche. Infatti, ignorare le cause all’origine degli episodi acuti (anche se si è alle prime esperienze con la problematica stessa) rischia di instaurare atteggiamenti controproducenti. Pensare che questa problematica compaia per caso, senza comprendere i meccanismi che stanno dietro cistiti e infezioni urinarie, né vedere il nesso logico tra stile di vita e crisi, comporta rischi non trascurabili.
Di conseguenza, non conoscendo le cause alla radice del problema, né i comportamenti da evitare, e senza identificare gli eventi scatenanti della crisi, è praticamente impossibile proteggersi con azioni di prevenzione concrete.
dunque se la crisi compare qualche giorno dopo l’inizio dell’assunzione di Ausilium NAC – anche se non ha alcun legame con l’assunzione stessa –, potrà essere interpretata erroneamente, creando così un legame di causa-effetto con il prodotto, invece che con un altro evento scatenante concreto che purtroppo rischia di passare inosservato.

Possiamo infine giungere a due conclusioni:

  • la NAC (e non Ausilium NAC) provoca il disgregamento del biofilm e quindi la sintomatologia della cistite, se non assunta correttamente
  • la cistite deve essere sempre compresa a fondo per essere gestita correttamente

Ci auguriamo che questo articolo possa esservi utile, soprattutto per dissipare questa errata credenza che frena pericolosamente coloro che cercano di uscire dal tunnel della cistite una volta per tutte.

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